Che tipo sei? Te lo rivelo in base a come indossi il tuo anello!

Gli anelli sono accessori importanti, da scegliere con attenzione e che possono dire molto su chi li indossa.

La scelta di un dito rispetto ad un altro vuole dire qualcosa a livello psicologico.

In questo articolo vi rivelo quello che si nasconde dietro questa scelta e un vi rivelo un pizzico della vostra personalità. Vediamo dove indossate i vostri anelli preferiti e quali sono le caratteristiche psicologiche rispettive.

  • Anello sul pollice
  • Anello sul dito indice
  • Anello sul dito medio
  • Anello sull’anulare
  • Anello sul mignolo

Anello sul pollice – Il pollice è il dito di Marte, il dio della guerra. Un anello sul pollice indica una personalità energica, positiva, che non smette mai di sorridere. Ma denota anche grande testardaggine e determinazione: le tue opinioni sono forti e hanno radici profonde, è quasi impossibile smuoverti di un passo da esse. Attenzione, perché potresti pentirti di non prestare attenzione ai consigli altrui.

 

Anello sul dito indice – L’indice è il dito di Giove, il dio del tuono e padre degli dei. La determinazione non ti manca e quando ti prefiggi un obiettivo cerchi sempre di raggiungerlo. Credi fortemente nei tuoi sogni e li persegui senza mai abbatterti.

 

 

Anello sul dito medio – Il medio è il dito di Saturno, il dio del tempo. Se indossi anelli sul dito medio credi molto in te stesso. Tra i tuoi valori fondamentali c’è quello della famiglia e l’amore per le persone che ti sono vicine. Si tratta di caratteristiche molto apprezzate da tutti i tuoi amici e familiari.

 

Anello sull’anulare – L’anulare è il dito del Sole. Ci sono leggende riguardo a questo dito, che hanno portato ad indossare la fede proprio qui: questo sarebbe il dito collegato direttamente al cuore. Un anello sull’anulare indica una persona emotiva e profonda, assolutamente non superficiale. Sei molto altruista e aiuti sempre gli altri.

Anello sul mignolo – Il mignolo è il dito di Mercurio, il dio messaggero. Sei infatti una persona molto diplomatica, se ami indossare anelli a questo dito. Hai una grande intelligenza e la capacità di imporre il tuo pensiero confermandoti come leader. Accetti però di conoscere e ponderare anche le opinioni degli altri.

 

Come riconoscere un diamante

SCEGLIERE UN DIAMANTE

  • “Quando si sceglie un diamante è importante rivolgersi ad un esperto di fiducia perché molto spesso ci si trova davanti a delle sorprese poco “piacevoli”.  Questo e’ il consiglio dell’Orafo e designer Fabio Pontecorvi, fondatore del noto brand Credo Gioielli. “Acquistare un diamante molto spesso un impegno economico importante ecco perché dobbiamo essere certi di quello che stiamo comprando.
  • Esiste una tabella di comparazione fondamentale per la valutazione dei nostri diamanti, la tabella di classificazione segue 4 caratteristiche principali.

diamante credo gioielli

 

LE QUATTRO C PER RICONOSCERE UN DIAMANTE

I quattro fattori che determinano il valore del diamante sono le quattro “C”, dalle iniziali dei quattro termini in inglese ossia:

Carat – Colour – Clarity – Cut

Peso – Colore – Purezza – Taglio

IL PESO “CARAT” – I diamanti si pesano in carati, antica unità di misura che utilizzava i semi del carrubo. Un carato equivale 0,2 grammi. Il carato può essere suddiviso in grani che equivalgono ad 1/20 di grammo ed in punti che equivalgono ad 1/100 di carato.

IL COLORE “COLOUR” – I diamanti possono assumere quasi tutte le colorazioni, che sono dovute ad impurezze o difetti strutturali: il giallo e il marrone sono le più comuni. I diamanti “neri” non sono veramente tali, ma piuttosto contengono numerose inclusioni che danno alla gemma il loro aspetto scuro.

Quando il colore è abbastanza saturo nei diamanti gialli o marroni, la pietra può essere definita dal gemmologo diamante di colore Fancy (in italiano può essere tradotto Fantasia), altrimenti vengono classificati per colore con la normale scala di colore dei diamanti bianchi.

Scala classificazione colore.

D – Bianco eccezionale superiore (utilizzato per gioielli unici – alta gioielleria)

E – Bianco eccezionale (utilizzato per gioielli molto importanti– alta gioielleria)

F – Bianco extra superiore (utilizzato per gioielli molto importanti – alta gioielleria)

G – Bianco extra (ottimo colore, il più diffuso nella medio/alta gioielleria)

H – Bianco (gioielli commerciali)

I – Bianco leggermente sfumato (gioielli commerciali economici)

Gli altri colori fino alla lettera Z si avvicinano, per i diamanti, tutti sempre di più al giallo.

il colore dei diamantioro bianco diamante

L’IMPORTANZA DELLA PUREZZA DEI DIAMANTI

LE INCLUSIONI “CLARITY” – Le inclusioni nei diamanti sono caratteristiche interne di varie tipologie. Esse possono essere naturali o possono essere causate nelle fasi di taglio della pietra. È sempre opportuno ricordare che non si tratta di imperfezioni, ma di caratteristiche naturali che ogni diamante possiede e che per questo lo rende unico e irripetibile. Quando il diamante è sottoposto a pressioni, si possono provocare fratture, sfaldature e rotture.

Tabella classificazione purezza:

IF = Massimo della purezza (nessuna inclusione visibile con la lente da orafo, oppure inclusioni difficilmente visibili ma insignificanti. I diamanti IF sono utilizzati per gioielli unici e da collezione, il loro costo è elevatissimo)

VVS1-VVS2 = Altissimo grado di purezza (delle piccolissime inclusioni, molto difficili da vedere con una lente da orafo, impossibili da vedere ad occhio nudo. Va ricordato che anche un gemmologo potrebbe non vedere un VVS1-VVS2 perché si tratta di impurità veramente insignificanti. I diamanti VVS1 e VVS2 sono utilizzati per gioielli unici e di alta gioielleria)

VS1 – VS2 Grado di purezza medio (sono delle inclusioni piccole che si riescono ad individuare con una lente da orafo, non sono visibili ad occhio nudo salvo qualche rara eccezione. E’ il grado di purezza più utilizzato nella medio/alta gioielleria, è un ottimo rapporto qualità-prezzo)

SI1-SI2 Grado di purezza basso (il grado di purezza SI1-SI2 è al di sotto della comune gioielleria, viene utilizzato generalmente per gioielli di medio-bassa qualità. Gli SI1-SI2 sono piccoli segni che si vedono facilmente con una lente da orafo, in alcuni casi possono essere visibili anche ad occhio nudo)dimante oro bianco

P1, P2, P3 = Ultimo grado di purezza (sono i diamanti con inclusioni rilevanti visibili anche ad occhio nudo. Le impurità di questa categoria la rendono molto economica.

IL TAGLIO “CUT” – Per taglio si intende l’insieme delle faccette che vengono ricavate sulla superficie di un diamante grezzo con lo scopo di migliorarne l’aspetto e valorizzare le sue proprietà ottiche caratteristiche.

Fabio Pontecorvi maestro orafo a lavoro

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